Alimentazione e Influenza: perché l’alimentazione può difenderci dai malanni di stagione?
Condurre una vita sana comporta poche semplici regole, ma la differenza può essere sostanziale.
Oltre alla linea perfetta per la prova costume, sapevi che l’alimentazione corretta, il giusto livello di sport e la gestione dei livelli di stress possono difenderci dai malanni di stagione? Vediamo perché: l’influenza stagionale colpisce 5 milioni di italiani ogni anno. Si tratta di un appuntamento ricorrente ad ogni stagione invernale, quello dell’influenza, che costringe a letto milioni di italiani.
Correre ai ripari tramite piante medicinali, infusi e immunomodulanti è sicuramente una buon sostegno per il nostro organismo, ma è possibile difendersi prima di contrarre la classica influenza?
Alimentazione e influenza sono due aspetti più collegati collegati, più di quanto ci immaginiamo. Sembra evidente come una sana alimentazione, l’abitudine di praticare sport anche a bassa intensità e gestire i propri livelli di stress psicofisico possano ridurre la frequenza del problema.
I 3 livelli delle difese immunitarie
Pensiamo alle nostre difese immunitarie come 3 livelli:
1 – Le barriere fisiche – pelle, mucose e ph
Rappresentano il confine fisico tra il nostro organismo e l’ambiente esterno, mantenere queste barriere al massimo della loro efficienza è il primo passo.
I grassi omega 3, ad esempio, sono utilissimi nel mantenere una pelle in buono stato di salute e contribuiscono alle fisiologiche funzioni della cute. Li possiamo trovare nella frutta secca o nei pesci azzurri di piccola taglia.
Il ph rappresenta un parametro essenziale, per mantenerlo al suo livello di circa 7, è importante preferire cibi alcalinizzanti e concedersi ogni giorno abbondante frutta e verdura anche in centrifughe o estratti, acqua e tisane.
2– Le difese aspecifiche – mediatori di infiammazione
Le difese aspecifiche, come suggerisce la parola, agiscono contro ogni tipologia di insulto che sia un batterio, un virus, una tossina, una ferita o una contusione nella stessa maniera, ovvero con l’infiammazione.
Le difese aspecifiche sono rappresentate infatti da tutte quelle cellule chiamate mediatori di infiammazione, il cui compito è di cercare di arginare il problema ed informare le difese specifiche in modo che possano agire al più presto.
3 – Le difese specifiche – Linfociti B e T
Vengono chiamate in causa dalle difese aspecifiche nel momento in cui viene riconosciuto un agente estraneo per il quale sia necessario attivare il sistema immunitario: virus e batteri.
Title 2: La comunicazione tra difese aspecifiche e specifiche è fondamentale e deve essere precisa, altrimenti si corre il rischio di causare malattie autoimmuni
La malattia autoimmune è una reazione anomala delle difese specifiche nei confronti di agenti di per se innocui. Questo può avvenire se le difese aspecifiche, che dovrebbero riconoscere il nemico e segnalarlo, riconoscono il nemico sbagliato.
Alimentazione sana per l’infiammazione controllata.
Come è possibile rendere efficiente questo asse di comunicazione tra difese aspecifiche e specifiche?
L’alimentazione sana e la gestione dello stress hanno un effetto particolare, ovvero quello di tenere sotto controllo il livello di infiammazione.
È vero infatti che le difese aspecifiche, i mediatori di infiammazione, sono sempre attivi, si trovano sempre in funzione. Questo meccanismo è del tutto fisiologico, permette al nostro organismo di essere sempre allerta in caso di attacco. Attenzione però! Questo livello di infiammazione deve essere il più basso possibile.
Perché?
Perché se così non fosse, si potrebbe incorrere nel rischio di ipersensibilità, riconoscendo per nemico chi in realtà non lo è.
Controllare questo aspetto permette alle nostre difese immunitarie di essere più efficienti verso i veri patogeni e, dunque, di difenderci al meglio.
I Cibi che abbassano l’infiammazione.
Olio di oliva EVO
Noci, semi oleosi
Frutta e verdura di stagione
Cereali integrali, legumi
Fibre vegetali
Pesce grasso azzurro e di piccola taglia
Cibi da privilegiare:
Riso integrale, Semi di lino, Orzo fermentato, Portulaca, Curcuma, Zenzero, Frutti di bosco, Borragine, Cipolle, Mele, Uva sultanina, Crocifere, Tè verde, Cioccolato nero, Vitamina D
La centrale di controllo del sistema immunitario: il microbiota intestinale
L’intestino è un organo speciale. Appartiene direttamente ed indirettamente a tutti e 3 i livelli di difesa sopraelencati: è infatti una barriera fisica, perché riceve materiale parzialmente digerito direttamente dall’esterno, partecipa alla difese aspecifica perché la normale flora batterica è associata a astati di infiammazione bassi, viceversa una flora batterica in disbiosi è correlata a stati di alta infiammazione, ed governa in gran parte il nostro sistema immunitario, le difese specifiche.
Ritornare alla alimentazione sana è semplice e conveniente. Anche in questo caso il regolare consumo di cibi probiotici, cibi prebiotici e il normale apporto di fibra alimentare contribuiscono a mantenere l’intestino in perfetto equilibrio, denominato eubiosi.