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Perché è importante vivere DETOX?

Perché è importante vivere DETOX?

Xenobiotico, dal greco xeno e biotico ”straniero” e ”vita”, è qualsiasi sostanza estranea al nostro organismo. La conta è innumerevole: formaldeide, parabeni, ammine aromatiche, cobalto, piombo e nichel. Sono solo sostanze poco note ai consumatori e potenzialmente dannose per la salute, nascoste in molti oggetti che ogni giorni ci portiamo addosso: dai vestiti ai cosmetici, dalle tinture per capelli ai pigmenti per i tatuaggi, fino ai cellulari con le loro radiofrequenze.

Ma di sostanze tossiche ci nutriamo (additivi, coloranti, pesticidi, grassi cattivi, farmaci), respiriamo (idrocarburi, metalli pesanti) e soprattutto le produciamo noi stessi.

Sostanza tossica auto prodotta per eccellenza è il radicale libero, responsabile del danno ossidativo, dell’invecchiamento, della degenerazione cellulare e precursore delle malattie degenerative. Non sono da meno la tossicità indotta dallo stress e i nuovi “disruptors”: gli interferenti endocrini.

Un processo detox è fondamentale quando si perde peso per evitare che le sostanze tossiche che evadono dalla parte grassa tornino in circolo.

Per dribblare l’ipocondria da agenti tossici e allo stesso tempo difendersi dalle continue emergenze contaminanti, la cosa importante è avere abitudini sane, in una sola parola detox.

Il nostro organismo possiede diversi sistemi di detossificazione. Si tratta di sistemi specifici, come ad esempio ‘’l’alcol deidrogenasi’’ per eliminare l’alcol, e di generici come il citocromo p450 che rimuove le sostanze indesiderate in due fasi: la prima consiste nell’agganciare le sostanze tossiche, introducendo gruppi idrofili in modo da renderle più idrosolubili nel sangue quindi più facilmente escrete, nella seconda fase vengono formati coniugati che aumentano il peso molecolare e l’idrosolubilità dello xenobiotico per migliorare ulteriormente l’escrezione.

Sostenere questi sistemi e permettere agli organi deputati alla pulizia come fegato, reni, intestino, polmoni e cute di svolgere il loro lavoro in maniera efficiente è di fondamentale importanza.

Parte degli antibiotici somministrati agli animali da allevamento si addensano nella parte lipofila, il grasso. Si stima che chi mangia carne nel consumo medio pro capite in Italia (92 kg/annui) rischia di ingerire inavvertitamente 9 g di antibiotici.

Stesso destino nell’organismo umano: gli xenobiotici che evadono dai sistemi di disintossicazione si depositano nell’adipe sfruttando il loro grado di lipofilia. Ecco perché diventa fondamentale un processo di disintossicazione soprattutto quando si perde peso o quando il grasso corporeo viene rimodellato: queste sostanze evadono dalla parte grassa e tornano in circolo creando problemi sistemici. 

Al di là delle tecniche comuni di disintossicazione come l’emodialisi e le terapie chelanti, scegliere un percorso detox associato ad una riduzione del grasso corporeo ci libera e ci purifica.

Via libera quindi a frutta e verdura, meglio se biologici, agli alimenti antiossidanti ad alto indice ORAC che esprime l’efficienza degli antiossidanti presenti ed ai protocolli detox prescritti dal vostro medico, nutrizionista, farmacista o erborista di fiducia.

Mai saltare i pasti: i consigli di benessere di Metodo 3 Emme

Metodo 3 Emme Consiglia: Mai Saltare i Pasti!

Saltare i pasti non solo fa male, ma fa pure ingrassare. Questa frase può sembrare una provocazione, ma non è così. Non mangiare, infatti, significa privare l’organismo di importanti nutrienti e, quindi, di energia.

Mai saltare i pasti: i consigli di benessere di Metodo 3 Emme

La conseguenza è che si può avere una perdita di peso, ma non una perdita di massa grassa. E questa è una bella differenza.

 

Massa grassa vs massa magra

Partiamo con un esempio: se prendete l’influenza, vi può capitare di stare per un certo periodo a digiuno e quindi, una volta guariti, vi accorgete di aver perso 2-3 kg. La domanda è: una volta ristabiliti, quanto ci mettete a riprenderli? Ve lo diciamo noi: veramente poco.

Il perché è presto detto: durante il periodo di digiuno, l’organismo prende l’energia che gli serve prima dalle riserve di liquidi, poi dai muscoli, e infine dai grassi.

Insomma, gran parte del peso che si perde appartiene alla cosiddetta massa magra (acqua, muscoli, zuccheri, minerali), mentre la massa grassa viene “colpita” solo in un secondo momento, quando, per giunta, il soggetto del digiuno è già fortemente debilitato dalla carenza di sostanze importanti. Quindi il dimagrimento, successivo a un periodo di digiuno, non è reale.

È provato che la riduzione della massa magra, a vantaggio di quella grassa, rallenti il metabolismo. Per questo dicevamo che appena si ritorna a mangiare si riprendono subito i chili persi. Metabolismo lento, infatti, significa che l’organismo brucia meno grassi e ne incamera di più.

 

Saltare i pasti: le conseguenze

Vediamo ora gli effetti che comporta l’astensione dal cibo in un individuo. I primi sintomi che si verificano sono quelli dovuti al calo della glicemia (cioè del livello di glucosio nel sangue), nel dettaglio: debolezza, astenia, mancanza di concentrazione, capogiri e, talvolta, svenimenti.

Trascorso un po’ di tempo, l’organismo comincia a rispondere alla carenza di nutrienti e lo fa rilasciando un particolare ormone, che si chiama cortisolo, anche detto “ormone dello stress”, in quanto causa un innalzamento del livello di nervosismo.

A tutto ciò va aggiunto che la già citata carenza di glucosio sembra faccia aumentare il desiderio di alimenti ricchi di carboidrati e calorici, per cui il pasto successivo al digiuno rischia di essere una vera e propria abbuffata.

Volendo guardare la questione da un punto di vista biologico, possiamo considerare i singoli principi nutritivi e le conseguenze che derivano da una loro carenza. Per cui:

  • Non mangiare carboidrati, che sono la principale fonte di energia per l’organismo, provoca debolezza e affaticamento, accompagnati da sbalzi di umore, irritabilità e – molto importante – dal rallentamento del metabolismo. Per questo motivo, quando si ricomincia a mangiare, si riprendono i chili persi.
  • Non mangiare proteine porta alla perdita della massa magra, perché le principali riserve di proteine dell’organismo umano si trovano nei muscoli ed è proprio lì che il nostro corpo le va a prendere (se non le introduciamo con l’alimentazione, ovviamente). Inoltre può verificarsi l’insorgere di edemi e l’indebolimento di capelli e unghie.
  • Non mangiare grassi impedisce l’assorbimento di molte vitamine e di altre sostanze utili. Quindi, non vanno mai eliminati del tutto dalla dieta.

 

Come si dimagrisce?

A questo punto dovrebbe essere chiaro che digiunare non è una soluzione se si vuole perdere peso in maniera permanente. Allora come fare? La prima risposta è ovvia: bisogna mangiare bene e in maniera regolare.

La regolarità, infatti, permette di stimolare il metabolismo (che, pertanto, rimane sempre attivo e non rallenta mai) e di evitare i temutissimi e incontrollabili attacchi di fame che spingono a mangiare di più e male.

Mangiare poco e spesso, questa è la chiave. Non bisogna digiunare per più di 3-4 ore, per questo diventano fondamentali i cosiddetti spuntini: i piccoli pasti di metà mattina e metà pomeriggio che ci permettono di non arrivare troppo affamati a pranzo e cena.

I pasti giornalieri, quindi, devono essere sempre 5 o più, con spuntini a base di frutta o yogurt bianco a separare un’abbondante colazione dal pranzo e il pranzo dalla cena.

Con Metodo 3EMME imparerete a organizzare al meglio la vostra giornata, a gestire gli orari in base alle vostre esigenze e mangiare sempre in maniera varia e nutriente.

Cosa aspettate? I nostri esperti sono a vostra disposizione!
Diete fai da te: consigli per dimagrire in modo sano e duraturo

Il Pericolo delle Diete “Fai da te”

Sono sempre di più le persone che, nella speranza di dimagrire velocemente, si lasciano abbindolare da una serie di programmi alimentari che promettono risultati sbalorditivi e, magari, anche in tempi rapidi.

Diete fai da te: consigli per dimagrire in modo sano e duraturo

Sono le cosiddette “diete fai da te”: quelle che trovate a caso sfogliando qualche rivista o che avete sentito da un amico di un amico. Dovete diffidarne e ora vi spieghiamo perché.

 

I rischi per chi fa da solo

Accanto a una moderata e non duratura perdita di peso, questo tipo di diete comporta anche dei seri pericoli per la salute.

Primo fra tutti, mangiare in maniera sbilanciata, alternando cioè periodi di digiuno – o quasi – ad altri di sovralimentazione. Ad esempio, chi si concede un pranzo troppo leggero (addirittura c’è chi lo salta!) tende a “rifarsi” a cena, abbuffandosi a più non posso. Inutile dire che questo è sbagliatissimo, non solo perché la scorpacciata della sera è terribile per la linea, ma anche perché non mangiare per lunghi periodi porta alla carenza di vitamine e nutrienti molto importanti.

Un’altra pecca di queste diete è quella di essere troppo punitive e di non permettere svaghi come, ad esempio, uscire con gli amici per un aperitivo o una cena. La vita sociale resta importante per il buon umore: incupirsi e rabbuiarsi non porta risultati positivi.

Altri effetti tangibili – è proprio il caso di dirlo – sulla nostra pelle sono l’indebolimento dell’epidermide e dei capelli, che non ricevono le sostanze di cui hanno bisogno e si sciupano. Senza dimenticare il famoso effetto yo-yo: un regime drastico, infatti, è impossibile da seguire per lungo tempo e, non appena si smette, si ritorna al peso di prima e i (presunti) benefici spariscono.

Ecco allora che, per non rischiare di incorrere in uno o più di questi imprevisti, diventa indispensabile rivolgersi a professionisti esperti di nutrizione e salute.

 

L’importanza dell’educazione alimentare

Arrivati a questo punto, non abbiamo ancora parlato di quello che è il difetto principale delle diete “fai da te”. Ovvero, il fatto che dietro a questi regimi alimentari e ai loro consigli spesso bizzarri, non c’è un insegnamento, non c’è un modello di nutrizione con dei principi validi. Insomma, non c’è uno stile di vita sano da imparare e da poter seguire da quel momento in poi. C’è solo una lunghissima lista di alimenti da non mangiare, o magari una cortissima lista di alimenti che si deve consumare obbligatoriamente.

Non funziona così.

La chiave per perdere perso e stare bene nella nostra totalità, come essere psico-fisico, è una sola: l’educazione alimentare. Ed è esattamente così che agisce Metodo 3EMME.

Un percorso non solo alimentare, ma di vita che ha nell’alimentazione completa, equilibrata e nutraceutica una sua parte molto importante. Altri fattori concorrono comunque a garantire il benessere della persona, come una vita sana ed esercizio fisico regolare.

 

Se volete saperne di più su Metodo 3EMME e verificarne la reale efficacia, non vi resta che provare!

Contattate i nostri esperti, sia qui sul blog sia sulla pagina Facebook.

Consigli per Rimettersi in Forma Dopo le Vacanze

Rimettersi in forma

Abbiamo lavorato tanto per la prova costume, ma a distanza di qualche mese, gli stravizi estivi hanno messo a dura prova la linea che avevamo così duramente conquistato.

Ecco i nostri consigli per rimediare agli eccessi dopo le vacanze e ritrovare un corretto equilibrio psicofisico.

 

Mantenersi in forma non è solo una questione di chili

Prima di cominciare qualsiasi tipo di dieta, non fatevi ossessionare dal cibo e da ciò che si può o non si può mangiare. Il primo passo verso una dieta di successo è acquisire consapevolezza di ciò che si mangia e avere una maggiore conoscenza su nutrizione e corrette abitudini alimentari. Impariamo ad avere un giusto rapporto con il cibo.

Ecco cosa è bene tenere bene a mente per avere dei risultati efficaci.

  • Ogni cambiamento alla vostra dieta deve essere fatto gradualmente per permettere al vostro organismo di adattarsi in modo naturale.
  • È importante mangiare lentamente e masticare a lungo il cibo per facilitare il lavoro del sistema digerente.
  • Evitate i pasti abbondanti, cercate di mangiare poco e spesso.
  • Cercate di sostituire i cibi con molti grassi, con alimenti che ne contengono pochi.
  • La respirazione è molto importante. Ricordate che una buona e profonda respirazione migliora il sistema linfatico che, a sua volta, stimola la disintossicazione e l’ossigenazione cellulare. Una buona respirazione inizia dalla parte bassa dell’addome.

 

Scegliamo un’alimentazione sana per il nostro benessere

La soluzione per rientrare nei propri abiti e stare meglio, non è una dieta punitiva, bensì un’alimentazione corretta che consenta all’organismo di smaltire rapidamente il sovraccarico accumulato e di tornare al più presto a “carburare” al meglio. Non serve mangiare meno del solito, ma mangiare in modo differente.

Approfittiamone per depurarci in modo profondo e iniziare un nuovo regime alimentare che possa diventare un’abitudine per tutto l’anno. Vi suggeriamo qualche indicazione che vi permetterà di sgonfiarvi e ritrovare la linea velocemente.

  • Eliminate gli affettati e gli insaccati di ogni tipo. Sostituiteli con carne, preferibilmente bianca e pesce fresco.
  • Rinunciate al latticini, ovvero sia latte che i suoi derivati. Sostituite il formaggio con uova e legumi.
  • Incrementate il consumo di frutta e verdura fresca, fibre e cereali. Depurano, e sono una fonte inesauribile di vitamine.
  • Bere tanta acqua, almeno un litro e mezzo al giorno. L’azione depurativa dell’acqua è essenziale. Evitate quella gassata, e prendete l’abitudine di consumare infusi e tisane, soprattutto a sera e dopo i pasti principali.
  • Ricorrete solo a preparazioni non troppo elaborate, a cotture delicate (perfetta la cottura a vapore) e a cibi freschi, non conservati. Usate come condimento solo olio extravergine d’oliva, preferibilmente a crudo, e sostituite l’aceto con il succo di limone.
  • Bandite gli snack da aperitivo (noccioline, patatine, merendine) e sostituiteli ad esempio con della frutta fresca.
  • Togliete di mezzo tutti gli alcolici.
  • Limitate il consumo di zucchero e sale. Al posto del sale bianco, si può condire con i Sali integrali. Al posto dello zucchero, un’ottima alternativa è il miele e lo sciroppo d’acero.

 

Mai rinunciare all’attività fisica

Per tornare in forma, è necessario associare a una buona dieta anche un po’ di sano esercizio fisico. Suggeriamo 5 esercizi efficaci per tonificare il corpo e ritrovare la linea perduta.

  • Saltare la corda. Prima di cominciare a fare gli esercizi, occorre un buon riscaldamento: saltare la corda è il modo migliore per farlo. Comincerete subito a bruciare calorie e allo stesso tempo scalderete anche i vostri muscoli. Cominciate con dei saltelli lenti, per proseguire a questo ritmo per un minuto, velocizzate leggermente e proseguite per altri due minuti. Ripetete per tre volte riposandovi un minuto tra una sessione e un’altra.
  • Salti sul posto. In piedi, braccia lungo i fianchi: fate un salto, aprite le gambe e portate le braccia tese sopra la testa. Quando tornate a terra il vostro corpo dovrà avere la forma di una X. Saltate nuovamente e tornate nella posizione iniziale. Ripetete questo esercizio per un minuto senza mai fermarvi, riposate per un minuto e poi riprendete per un altro.
  • Salti con le ginocchia piegate. In piedi,con le gambe unite le braccia aperte verso l’esterno. Alzate una gamba verso il petto piegandola a 90 gradi tenendo la punta del piede verso il basso. Mentre piegate la gamba abbassate le braccia e unitele facendole passare sotto il ginocchio. Ritornate nella posizione di partenza e ripetete con l’altra gamba. Ripetete l’esercizio fino a quando non avrete fatto 20 sollevamenti per ciascuna gamba. Se volete intensificare l’esercizio, potete saltellare a ogni movimento.
  • Affondi frontali per snellire le gambe e tonificare i glutei.In piedi, con le gambe leggermente divaricate, fate un passo in avanti e piegate le gambe in modo da formare con la gamba avanti un angolo di 90 gradi, toccando quasi a terra con il ginocchio della gamba tesa. Ripetete almeno 15 volte per ciascuna gamba.
  • Addominali: non c’è via di scampo, alla fine arrivano sempre. Non importa quale sia il tipo di addominale che preferite, basta che facciate almeno 20 ripetizioni per ciascun esercizio.

 

Riacquistare una buona forma fisica non è un’impresa così impegnativa. Richiede solo un cambio di abitudini a tavola, che oltretutto sono spesso malsane e monotone. I risultati vi compenseranno!

 

 

Dimagrimento Localizzato: bufala o realtà?

ditea-dimagrimento-localizzatoLa guerra ai chili di troppo è una vera seccatura, soprattutto quando questi vanno a posizionarsi su zone specifiche del corpo che proprio non ci piacciono. Oggi cerchiamo di chiarire in cosa consiste il dimagrimento localizzato e se davvero è efficace.

 

Eliminare il grasso localizzato

L’estate è ormai alle porte ed è proprio in questo periodo che molte persone sentono il bisogno di ritrovare una buona forma fisica per superare la prova costume. Ci sono alcune zone del corpo dove il grasso si accumula in maniera eccessiva. Generalmente gli uomini tendono a ingrassare nella parte dell’addome, mentre nelle donne il grasso si localizza principalmente su fianchi, cosce e glutei.

Purtroppo bisogna sapere che le zone di accumulo di energia in eccesso introdotta dall’alimentazione dipendono dalla genetica, dal sesso (ovvero dagli ormoni) e dall’età. Tutte variabili indipendenti dalla volontà umana. Difficilmente, quindi, si potrà avere un dimagramento localizzato nel punto desiderato.

 

Dimagrimento localizzato: ecco come funziona

Si possono sicuramente ottenere dei buoni risultati, ma non bisogna crearsi troppa aspettativa. Non è infatti possibile dimagrire esclusivamente in una determinata zona del corpo, ma si può favorire il dimagrimento localizzato se la perdita locale di grasso è inserita in un contesto di dimagrimento generale.

Per spiegare meglio quanto affermato, si ricorre spesso all’esempio del tennista le cui braccia, in rapporto, presentano una quantità di grasso simile nonostante una venga esercitata molto più dell’altra. Un altro studio ha sottoposto un gruppo di persone a un allenamento mirato sugli addominali per 27 giorni. Ogni settimana aumentava il numero complessivo di ripetizioni effettuate. Si passava da 140 ripetizioni nella prima settimana e si arrivava a fare 336 ripetizioni alla fine dell’ultima. Sono state poi misurate le dimensioni delle cellule adipose addominali, della regione sottoscapolare e delle natiche. Risultato: nessuna differenza! È infatti sbagliato pensare che molte ripetute consentano di ottenere risultati migliori. Anzi, esagerare con le ripetute può risultare dannoso, poiché sovraccarica i tendini e i legamenti e li sottopone a continue e dannose sollecitazioni.

Ci sono tuttavia una serie di accorgimenti che faciliterebbero la perdita di grasso in specifiche zone del corpo grazie ad appositi esercizi di tonificazione.

 

Alimentazione sana e attività sportiva per ritrovare il peso forma

Un regime alimentare corretto abbinato a un buon allenamento favoriscono la perdita dei chili in eccesso nel corpo. Vediamo cosa possiamo fare e cosa, invece, è meglio evitare per raggiungere i nostri obiettivi.

Cose da fare

  1. Seguire un’alimentazione bilanciata. No alle diete iperproteiche e ipocaloriche, che attaccano la massa magra e risparmiano il grasso, ponendo inoltre le basi per ingrassare ancor di più quando si ricomincia a mangiare.

 

Ecco alcuni consigli di cosa possiamo mettere in tavola:

 

  • Frutta e verdura che contengono molte vitamine e sali minerali e poche calorie.
  • Carne bianca che contiene proteine, aminoacidi e ferro ed è meno grassa della carne rossa. È utile sapere che la carne bianca è facilmente digeribile.
  • Il pesce deve essere mangiato almeno quattro volte la settimana, è preferibile ovviamente cucinare i cibi con cotture poco elaborate, ad esempio al vapore, alla griglia o al cartoccio.
  • Bere molta acqua, almeno due litri al giorno, in modo da aiutare l’organismo a espellere le tossine in eccesso.
  • Evitare di bere bibite gassate che gonfiano l’addome e che sono ricche di zuccheri.
  • Mangiare con moderazione i dolci.

 

  1. Svolgere un’attività fisica mista, di tipo aerobico (cyclette, corsa, camminata sostenuta, ginnastica aerobica) e di tipo muscolare (pesi, esercizi a corpo libero, con elastici) almeno per 3 volte a settimana e della durata di non meno di 40 minuti.

 

 

Cose da non fare:

  1. Non mangiare o mangiare poco. In caso di digiuno o semi-digiuno il corpo risponde solamente attraverso un sistema di allarme enzimatico-ormonale, mediato dal sistema nervoso, che porta a risparmiare le preziose riserve di grasso e a distruggere la massa magra.
  2. Fare solo attività aerobica, trascurando il lavoro muscolare. Ricordate che fare solo corsa o bicicletta brucia molto meno grassi di quel che si pensa. Avere dei muscoli tonici, invece, permette di bruciare più calorie, anche nel sonno. I muscoli vivi hanno infatti un perenne bisogno di energie, anche se stiamo seduti.
  3. Tagliare i carboidrati dalla nostra alimentazione, nell’illusione che non mangiando né pane né pasta si dimagrisca. Solo i carboidrati forniscono ai grassi la chiave di accesso metabolica ai processi di combustione e smaltimento. Niente carboidrati, niente grassi bruciati, ma solo una situazione poco fisiologica per l’organismo.

Impegno è sinonimo di risultato

Purtroppo non esistono trucchi e metodi veloci per dimagrire, ma con impegno e perseveranza si possono ottenere ottimi risultati. Non mollate!

Lo sport a tempo di musica

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Per molti di noi, praticare sport in maniera regolare è una vera fatica. Al solo pensiero di metterci in tuta, uscire di casa e dirigerci da qualche parte per iniziare a sudare, ci viene voglia di barricarci tra le mura domestiche e chiudere la porta a doppia mandata.

Ed è un vero peccato, perché lo sport è una delle attività più salutari, sia per il corpo che per la mente.

Oggi vi diamo un suggerimento che può apparire scontato, ma che – invece – è molto valido per combattere la riluttanza e darvi la carica giusta. Siete pronti per un po’ di sport a tempo di musica?

 

Gli effetti positivi della musica sull’attività sportiva

Uno dei grandi poteri della musica è quello di migliorare la performance sportiva. Fino al punto che ne è stato vietato l’ascolto durante le gare.

La musica, infatti:

  • Rapisce tanto chi l’ascolta da far sembrare più breve il tempo dedicato all’attività fisica.
  • Fa percepire meno la fatica, perché l’attenzione viene spostata in altre direzioni (si parla di effetto di dissociazione).
  • Ha il potere di infondere energia (effetto stimolante) e di placare le sensazioni ansiogene (effetto sedativo). Infatti, promuove stati umorali positivi, come vigore ed euforia. Mentre vengono mitigati quelli di tensione, depressione e rabbia. Se ascoltata ad elevata intensità, può modulare la sensazione esperienziale. Insomma, la musica può fare sembrare divertente un allenamento intenso, perché rimodella il modo in cui il cervello interpreta i sintomi di affaticamento.
  • Porta a seguire il suo ritmo (effetto di sincronizzazione) e, quindi, a non perdere quello dell’allenamento, con un miglioramento della performance. Scegliendo con cura le canzoni, infatti, è possibile creare delle playlist dal ritmo costante. Un’abitudine che garantisce lo stesso passo per tutta la durata dell’attività.
  • Permette di acquisire nuove abilità motorie (effetto di apprendimento). Questo è vero perché la musica aiuta ad esplorare differenti piani di movimento, stimolando la coordinazione.
  • Può portare a raggiungere lo “stato di flow”, come logica conseguenza di tutti i vantaggi precedenti. Lo stato di flow è uno stato di profonda motivazione e concentrazione, che – in questo caso – aiuta a dare il massimo in termini di prestazioni.

 

Sport e musica per tutti i gusti

Oggi la maggior parte delle discipline sportive si praticano a ritmo di musica. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Molte sono legate indissolubilmente alla musica, come tutti i tipi di danza ovviamente, ma anche l’aerobica e le sue varianti. Ne sono esempi il gag, il total body, lo step, la zumba e l’aquagym.

Perfino la maggior parte delle discipline che per loro natura non sono direttamente collegate al ritmo, oggi vengono praticate sulle note di una qualche melodia.

È un grande classico andare a camminare, correre o in bicicletta con le cuffie nelle orecchie, che danno energia e ritmo. E, se non lo sapete, persino il nuoto si può praticare con gli auricolari. Infatti, sono stati inventati lettori indossabili anche in acqua: la forza della musica, si sa, non ha barriere.

Per non parlare dello spinning e dell’hydrobike, che devono il loro grande successo proprio alla musica, che così diventa un vero e proprio strumento di allenamento.

Basta pensare che, secondo uno studio condotto da uno psicologo dello sport dell’Università londinese di Brunel, le migliori canzoni per fare esercizio fisico dovrebbero avere un tempo che va dai 120 ai 140 battiti al minuto. In realtà, non dipende tutto dalla vivacità della melodia. Infatti, sempre secondo lo studio, fondamentale è anche l’impatto culturale e i ricordi richiamati dalle canzoni utilizzate.

 

Provare per credere

Noi crediamo molto nella forza che ha la musica nello stimolare la motivazione e la carica necessarie all’attività sportiva. Se anche voi difettate di queste due componenti importanti, vi consigliamo di provare ad aiutarvi con la musica.

Provate e fateci sapere com’è andata!

 

Mangiare sano in pausa pranzo

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La pausa pranzo al lavoro è pericolosa, perché rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti negli altri momenti della giornata per mantenersi in forma.

Purtroppo l’abitudine è quella di passarla al bar a mangiare tramezzini farciti o un piatto di pasta (rigorosamente non fresca, ma surgelata) conditissima.

Alt!

Se davvero tenete alla vostra salute, è arrivato il momento di riconsiderare questo momento della giornata. Sì, perché mangiare sano in pausa pranzo – in realtà – è facile. Basta seguire qualche accorgimento per trasformare il break in un momento piacevole e sano.

 

Mangiare sano: buona volontà e desiderio di prendersi cura di sé

Il pranzo al lavoro non dovrebbe essere affatto diverso da quello che consumereste a casa.

Il fatto di trovarsi fuori dalle mura domestiche non deve essere visto come un ostacolo a un’alimentazione sana ed equilibrata. Provate a seguire queste semplici regole:

  • La sera precedente, prendetevi una mezz’oretta per preparare gli alimenti che vorrete consumare durante il giorno. Tutto, ma proprio tutto, può essere preparato la sera prima e conservato in frigorifero. Non avete scusanti. Se siete stanchi, fatelo subito dopo cena, quando ancora avete piatti e stoviglie in giro per la cucina. Così dovrete fare ordine una sola volta. E ricordate sempre che state facendo una cosa per voi, per prendervi cura di corpo e mente. Questo dovrebbe subito restituirvi il sorriso.
  • La mattina, prima di uscire di casa, inserite tutto in dei pratici contenitori, in modo che tutto si conservi al meglio, e portateli con voi al lavoro.
  • Trovate un luogo confortevole in cui consumare le vostre pietanze. Non c’è cosa meno salutare che consumare il pasto davanti al pc. Mai farlo! La digestione risulta compromessa e il vostro equilibrio psico-fisico ne risente. Cercate un posto dove mettervi comodi a trascorrere la vostra ora di pausa. Se sarete in compagnia e all’aria aperta sarà ancora meglio.

 

 

Metodo 3 Emme: un amico della pausa pranzo al lavoro

Se state seguendo Metodo 3Emme, o se state valutando di incominciarlo, sappiate che è perfetto per le pause pranzo gustose e salutari.

Il Metodo – combinando, ad esempio, una porzione di verdura insaporita con le spezie, un piatto di legumi o di pasta al farro/orzo e della frutta fresca – garantisce pranzetti leggeri e nutrienti, che non appesantiscono e donano tutta l’energia necessaria per affrontare il resto della giornata.

 

 

E ora, prendeteci gusto!

Ora che vi abbiamo fornito tanti suggerimenti per far sì che la vostra pausa pranzo diventi un momento piacevole e salutare, non vi resta che iniziare a seguirli. Dopo pochi giorni vi chiederete perché non l’avete fatto prima. Per qualsiasi dubbio o domanda, noi siamo qui per voi. Contattateci!

 

Disintossicarsi con le cime di rapa

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Oggi vogliamo presentarvi le cime di rapa: ortaggi salutari, che possono essere integrati nel nostro programma alimentare.

Originario della nostra penisola, principalmente del Sud d’Italia, questo alimento è reperibile con facilità in ogni supermercato e garantisce effetti benefici che si ripercuotono sull’equilibrio psico-fisico dell’intero organismo.

Per questo, ve ne illustreremo nel dettaglio le proprietà e vi daremo qualche utile consiglio su come selezionarlo e cucinarlo.

 

Le cime di rapa: caratteristiche e proprietà

Questi ortaggi sono davvero salutari. Infatti, sono validi alleati di pelle, cuore, circolazione e intestino. Ciò è dovuto alla loro composizione bilanciata, ricca di vitamine e minerali.

Le cime di rapa, infatti, apportano pochissime calorie (circa 20 chilocalorie ogni 100 grammi) e contengono una dose elevata di proteine. Carboidrati e grassi sono, invece, limitati.

Tra i principali minerali presenti troviamo calcio, fosforo e ferro. Le vitamine più rilevanti, invece, sono la C, la B2 e la A. Inoltre, dobbiamo sapere che le cime di rapa contengono acido folico: una sostanza molto utile soprattutto per le donne in gravidanza, in quanto aiuta a prevenire la patologia della spina bifida nel feto.

Come è evidente, quindi, questi ortaggi presentano una composizione preziosa per il nostro organismo, da cui dipendono le sue numerose proprietà benefiche.

Ecco le più importanti:

  1. Disintossicanti;
  2. Depurative;
  3. Antiossidanti;
  4. Preventive, in quanto stimolano le difese naturali del corpo che così è in grado di disintossicarsi ed eliminare con maggiore facilità le sostanze nocive in esso presenti.

 

Cime di rapa e intolleranze alimentari

Prima di passare ai consigli, vogliamo condividere con voi una curiosità interessante legata a questi ortaggi.

Lo sapevate che le cime di rapa sono l’alimento perfetto per chi soffre di intolleranza a latticini e derivati?

Una proprietà strettamente legata alla loro capacità di sostenere l’organismo nel suo naturale processo di depurazione.   Un supporto che permette al nostro corpo di favorire la rimineralizzazione dei tessuti e prevenire, quindi, patologie gravi come il cancro.

 

Cime di rapa: consigli per gli acquisti

Inserire le cime di rapa nel nostro piano alimentare è molto importante. Fondamentale, però, è sceglierle con attenzione per essere certi di portare in tavola un alimento sano e dalle proprietà nutritive intatte.

Ecco, quindi, come procedere nella scelta di questo ortaggio.

Acquista le cime di rapa solo se:

  • Presentano steli tonici e sottili;
  • Non hanno fiori.

NON comprare le cima di rapa quando:

  • Sono mollicce;
  • Presentano foglie appassite.

 

Come cucinare le cime di rapa

Questi ortaggi possono essere cucinati in molti modi diversi.

Perfette crude, insieme ad un trito molto fine condito con olio extra vergine di oliva biologico, limone e semi di lino, le cime di rapa sono deliziose anche sbollentate.

L’importante è assicurarsi di cuocerle per pochissimi minuti – giusto il tempo di ammorbidirle – così da non disperdere il ferro contenuto al loro interno.

Quale ricetta scegliere?

Per un primo delicato e salutare potete aggiungerle alle orecchiette o renderle protagoniste di un risotto. Da non sottovalutare anche come ingrediente per un’insalata di farro gustosa ed equilibrata.

Come seconda portata, invece, le cime di rapa si prestano a essere abbinate a pesce e carni bianche.

Unite ad altri ortaggi, infine, sono perfette come contorno.

 

Il segreto per Dimagrire sta nella Colazione

colazione

Esiste una regola di base che chiunque dovrebbe seguire: una sana alimentazione prevede 5 pasti al giorno, 3 principali e 2 spuntini. In questo modo ci si abitua a dare al proprio corpo ciò di cui ha bisogno a intervalli regolari, non ci si appesantisce e si dispone sempre delle risorse necessarie per affrontare la giornata.

C’è un pasto che spesso saltiamo a causa della fretta: la colazione. Farla, invece, è fondamentale se vogliamo mantenerci in forma e far durare nel tempo i risultati conseguiti con la dieta.

 

Perché fare colazione è così importante

Se non siete ancora convinti di questa tesi, vi diamo 3 buone ragioni per ricredervi. Vediamo, quindi, i motivi per cui la colazione è un pasto fondamentale:

  1. Permette di dare al nostro corpo le energie di cui ha bisogno. Non ci credete? Basterà fare una prova: saltando questo pasto, infatti, non solo arriverete a metà mattina avvertendo una forte sensazione di fame, ma vi sentirete più stanchi e apatici. Sarà sufficiente mangiare qualcosa dopo il risveglio per darvi la carica necessaria.
  2. Attiva il corpo e la mente consentendoci di affrontare al meglio la giornata. Spesso ci dimentichiamo che non sono solo i muscoli ad aver bisogno di energie. Anche il nostro cervello deve essere nutrito e il modo migliore è garantirgli risorse sane a intervalli di tempo regolari. Ecco perché la colazione è un pasto così importante: offre a tutto il nostro corpo il materiale necessario per attivarsi in modo corretto e rispondere efficacemente agli stimoli.
  3. Abitua il nostro corpo ad assimilare il cibo e ad utilizzarlo, diluendolo nell’arco della giornata. Sembrerà ininfluente, ma se pensiamo al nostro organismo come a una macchina, allora non possiamo considerare la benzina: l’alimentazione, infatti, rappresenta proprio questo per il corpo umano. Ecco perché va curata e considerata con la giusta attenzione.

 

Cosa mangiare a colazione?

Vediamo ora cosa mangiare a colazione, quali alimenti ci permettono di nutrire il nostro organismo senza sovraccaricarlo di sostanze inutili. Vi lasciamo un elenco che ci piacerebbe continuare insieme a voi. Insomma, oltre a questi alimenti voi quali aggiungereste alla lista?

  • Frutta di stagione;
  • Tè o tisana;
  • Succhi di frutta biologici non zuccherati;
  • Fruttosio o miele per dolcificare al posto dello zucchero;
  • Gallette di riso;
  • Biscotti integrali;
  • Fiocchi di avena.

 

Metodo 3 Emme: un dimagrimento personalizzato

dieta personalizzata

Ve l’abbiamo già detto: Metodo 3 Emme propone un percorso di dimagrimento che fa leva sul mantenimento della massa magra per garantire risultati duraturi. Alimentazione sana e attività fisica come basi, costanza, determinazione e volontà per riuscire. Sono questi gli elementi segreti per la buona riuscita del programma. Applicarli non è difficile. Anzi, è sufficiente attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dall’erborista e a quelle che potete trovare su questo blog, nella nostra pagina Facebook o sul sito istituzionale di 3M.

Oggi vogliamo spiegarvi in maniera più approfondita perché questo metodo è adatto a tutti e come comportarsi in funzione degli obiettivi individuali di dimagrimento.

 

Un percorso di dimagrimento su misura

Quando vi recate dall’erborista in cerca di informazioni su Metodo 3 Emme verrà fatta un’analisi del vostro caso specifico. In particolare verrà eseguito uno studio in funzione delle vostre esigenze, delle caratteristiche fisiche e metaboliche e degli obiettivi.

Questo permetterà al consulente di elaborare un piano personalizzato, su misura per voi, e quindi capace di farvi raggiungere il traguardo prefissato in maniera più efficace. Vediamo di capire meglio questi 3 elementi.

  1. Esigenze: si farà una valutazione non sono del peso che volete perdere, ma anche delle eventuali esigenze fisiche presentate. Sì, perché Metodo 3 Emme – grazie al processo di disintossicazione dell’organismo – permette di riequilibrare i valori portandoli alla normalità. Ecco perché il percorso parte proprio con un’analisi specifica, così da garantirvi di dimagrire e migliorare il vostro stato di salute.
  2. Caratteristiche fisiche e metaboliche: ognuno di noi ha una corporatura diversa, così come differente è il modo in cui ingrassiamo e/o perdiamo peso. Questo significa che approcciare a una dieta senza considerare le proprie caratteristiche personali non solo è sbagliato, ma rischia di vanificare ogni sforzo profuso. Ed è proprio questa la ragione per cui i nostri erboristi analizzano la vostra corporatura e il metabolismo prima di iniziare il percorso 3M.
  3. Obiettivi: avere chiari in mente gli obiettivi che si vogliono raggiungere prima di iniziare una dieta è fondamentale. Questo, infatti, ci permette di stabilire un percorso preciso ed efficace, riducendo il rischio legato alla perdita di motivazione. Per questo l’erborista vi domanderà quali sono le vostre aspettative, non solo in termini di perdita di peso. Ogni obiettivo – come il mantenimento nel tempo dei risultati conseguiti, il miglioramento delle condizioni fisiche, l’apprendimento di uno stile di vita equilibrato – è importante e riveste un ruolo fondamentale per noi di Metodo 3 Emme.

Abbiamo visto quali sono le basi di partenza per ogni persona che decide di seguire 3M. Elementi che i nostri consulenti valutano e analizzano per stabilire il percorso personalizzato più adatto alla persona.

 

Metodo 3 Emme: come arrivare al traguardo partendo dagli obiettivi

Quindi, come arrivare al traguardo partendo dagli obiettivi che ci poniamo all’inizio del percorso 3M? come abbiamo ripetuto più volte, sono 3 gli elementi fondamentali: costanza, motivazione e assistenza. Tre condizioni che vi permetteranno di raggiungere più velocemente i risultati sperati e che sarà nostro compito di sostenere.

Infatti quello che contraddistingue Metodo 3 Emme è proprio l’appoggio costante nel tempo dei consulenti – erboristi e farmacisti – che sono disponibili sia per consulti puramente tecnici, che per un supporto durante tutto il percorso aiutando le persone a continuare con determinazione ed efficacia.