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ACHILLEA LA PIANTA DI APRILE

Achillea: Un cerotto della natura

Se vi state chiedendo perché includere Achillea millefolium, in un percorso alimentare, dobbiamo partire dalle origini, a Castore Durante per l’esattezza, medico e cittadino romano del 1500.

 

Il rimedio di Achille 

Il nome deriva proprio da Achille, in quanto il racconto vuole che l’eroe impiegò la pianta durante l’assedio di Troia per curare le sue ferite. Fu poi Castore Durante, medico romano del 1500 che realizzò una grandissima raccolta di piante medicinali descrivendone aspetto e proprietà chiamato ‘’Herbario Nuovo’’, a descriverne le doti, definendola come un vero e proprio cerotto naturale, in grado di lenire e riparare i tessuti.

 

 Achillea millefoglie e mille proprietà

 

Il Ministero della Salute attribuisce ad alcune parti di questa pianta (capitula e foglie) una ‘’funzione digestiva’’‘’contrasto dei disturbi del ciclo mestruale’’ ‘’regolazione motilità’’, inoltre attribuisce al solo olio essenziale anche una ‘’funzione epatica’’ e ‘’benessere di naso e gola’’.

La grande tradizione e l’utilizzo di lunga data di questa pianta, ne fanno un rimedio conosciutissimo e per questo sicuro. Date le sue proprietà cicatrizzanti è comunque una pianta da sconsigliare in caso di assunzione di anticoagulanti. 

 

Tra i principi attivi responsabili degli effetti positivi di Achillea millefolium troviamo sicuramente l’olio essenziale ricco di cariofillene, flavonoidi, acidi organici, tannini idrolizzabili e cumarine

 

L’importanza di Achillea in un percorso alimentare:

Tra le proprietà di Achillea millefolium è importante ricordare quella come antispasmodico, utile per facilitare i processi digestivi. La sua peculiarità di contrastare la mancanza di appetito e di stimolare la secrezione biliare, rende Achillea un valido aiuto per tutte quelle situazioni in cui l’alimentazione abitudinaria subisce una variazione.

Ogni cambio di abitudine, infatti, prevede un periodo di adattamento che varia da persona a persona.

 

Questo adattamento si può riflettere in qualche piccolo disordine digestivo, per il quale l’aiuto di una pianta polivalente sul sistema digerente come Achillea millefolium può rivelarsi utile.

Gastrite nervosa

Gastrite e reflusso di origine nervosa

‘’Una fiamma che divampa e mangia’’. Così viene descritto il tipico bruciore della gastrite, una vera e propria infiammazione della mucosa gastrica.

 

I fastidi legati alla gastrite e l’aspetto psicosomatico legato allo stress

 

Sebbene sia asintomatica nel 50% dei casi, è un problema molto comune caratterizzato da bruciore epigastrico, digestione lenta e difficoltosa, nausea, eruttazioni e vomito.

Un altro dei sintomi più comuni è la cosiddetta dispepsia, cioè disturbi della digestione come il senso di pienezza post prandiale che può pregiudicare la piacevolezza del pasto.

Secondo l’antica medicina cinese lo stomaco ha come riferimento nelle emozioni la preoccupazione, i pensieri tormentati, non a caso lo stress è un fattore di rischio della gastrite. In generale, ingoiare bocconi amari, chiudersi in se stessi, tenere tutto sotto controllo, sono gli atteggiamenti che incendiano lo stomaco, causando gastrite nervosa e reflusso.

ATTENZIONE PERCHÈ: i dolori allo stomaco sono correlati a una causa comune di patologia gastrica e cardiaca, ossia lo stress, sebbene la gastrite sia la più frequente, alcuni segnali, come ad esempio il rapporto con l’attività fisica, suggeriscono di rivolgersi allo specialista per gli opportuni approfondimenti diagnostici. È noto come i problemi allo stomaco siano annoverati tra i fattori di rischio cardiovascolari.

 

La gastrite può essere calmata o risolta applicando alcune variazioni nelle abitudini alimentari

 

In molti casi è necessario trovare il problema recondito che determina lo stress, il primo passo per ridurre il livello di infiammazione cronica può essere adattare il proprio ritmo biologico a bassi livelli di stress svolgendo regolare attività fisica al mattino, effettuare una leggera restrizione calorica in una finestra alimentare precisa e riservando le ore serali a qualche momento di meditazione e spegnendo dispositivi o tv almeno 2 ore prima di coricarsi.

Gli altri fattori chiave per contrastare la gastrite sono l’eliminazione del fumo e una riduzione drastica del consumo di alcol; una giusta, ma non stressante attività fisica, evitando l’abuso di farmaci, curando il sonno e gestendo al meglio l’alimentazione, eliminando grassi e fritti.

 

La gastrite nervosa si vince distraendosi

Pensare alle attività che rilassano di più, come un hobby o uno sport, e cercare di attuarle il più frequentemente possibile permette di scaricare tutto il nervosismo accumulato al lavoro o nella vita privata.

Camminare a ritmo regolare, correre, fare ginnastica, andare in bicicletta o anche ballare, ad esempio, sono tutte discipline che stimolano la mente e i muscoli, allentando la morsa dei pensieri. L’attività fisica in questi casi non deve essere troppo intensa per evitare di ottenere l’effetto contrario.

 

Alcuni suggerimenti a tavola

 

Dalla persona soggetta a gastrite vengono tollerate molto bene le verdure crude come carote e finocchi con le quali si può iniziare il pasto visto che contengono enzimi digestivi di cui spesso chi soffre di gastrite ha bisogno.

Oltre i cibi da evitare, sono importanti due accorgimenti da seguire a tavola: il primo consiste nel ridurre le quantità di cibo ad ogni pasto, introducendo uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio. In linea con la leggera restrizione calorica di cui parlavamo prima.

Il secondo invece è evitare di cenare troppo tardi, l’ideale sarebbe consumare l’ultimo pasto della giornata almeno 4 ore prima di andare a letto, lasciando così tutto il tempo necessario allo stomaco di effettuare i suoi compiti nel processo della digestione ed avvicinarsi al momento del sonno il più leggeri possibile.

 

Dopo cena un infuso di zenzero e curcuma con una scorza di limone

 

Altri rimedi li troviamo in quelle piante con proprietà lenitive come la calendula, la camomilla, la melissa in forma di infusi o lo zenzero sempre in forma di infuso che aiuta la digestione.

La melissa, è conosciuta come uno dei rimedi naturali per la gastrite nervosa, la melissa dona sollievo grazie alle sue proprietà sedative, ansiolitiche, spasmolitiche e digestive. Il consiglio è mettere in infusione, in acqua bollente, le foglie essiccate. Dopo almeno 15 minuti, filtrate la bevanda ancora calda, rimuovendo i residui della pianta.

Le droghe mucillaginose, come altea, acido alginico, malva ed aloe dalle proprietà gastroprotettive devono questa proprietà proprio al contenuto di mucillagini: polisaccaridi che a contatto con l’acqua formano una sorta di gel protettivo in grado di limitare l’insulto degli acidi sulle pareti gastriche.

L’aloe nello specifico ha un’azione antinfiammatoria. Il gel di aloe vera rigenera le mucose gastriche grazie alle sue fibre di collagene. Grazie all’azione antidolorifica favorita dall’allantoina, e al suo effetto antinfiammatorio e antimicrobico, con l’aloe riusciremo anche ad alleviare i sintomi di questo disturbo e a trovare un po’ di sollievo.