La rieducazione alimentare per il benessere psico-fisico
Oggi parliamo di rieducazione alimentare. Sì, perché a volte è necessario un cambio di rotta, o almeno un assestamento della direzione, delle nostre abitudini alimentari. Nuove abitudini che ci permettano di riequilibrare il nostro organismo, in vista del raggiungimento di un maggior grado di benessere psico-fisico.
Rieducazione alimentare e dieta mediterranea
Non si può parlare di rieducazione alimentare senza fare riferimento alla dieta mediterranea.
Infatti il percorso di correzione parte proprio da qui: dal regime alimentare considerato tra i migliori, tanto che persino l’UNESCO lo ha inserito tra i patrimoni immateriali dell’umanità. Una dieta che, nel tempo, stiamo purtroppo abbandonando a favore di altri regimi meno nutrienti e sani.
Troppo spesso – come ha spiegato il Dottor Mariani alla Convention Ufficiale 2013 di metodo 3Emme – ci lasciamo affascinare dalle diete iperproteiche, forse perché in voga tra le celebrities.
Queste varianti permettono di perdere peso, ma nel modo sbagliato e sono molto pericolose per la salute.
Un eccessivo livello di proteine, infatti, conduce a un’acidificazione del sangue (acidosi metabolica), che può portare a:
- Aritmie e, se unita alla presenza di altre patologie cardiache, shock cardiogeno;
- Decalcificazione ossea, perché l’organismo – per tamponare il ph acido del sangue – preleva calcio da denti e ossa;
- Aumento della velocità della respirazione, come compensazione tesa a eliminare il tamponamento;
- Ritenzione idrica, perché con l’acqua il corpo tenta di diluire gli acidi e ripristinare il naturale ph di sangue e tessuti.
Tante sono le controindicazioni di una dieta iperproteica, quanti sono i benefici apportati dalla dieta mediterranea.
Una dieta che, se seguita nel modo corretto, è in grado di garantire tutte le sostanze nutritive necessarie.
Il Dottor Mariani, sempre nella convention tenutasi a Castrocaro a marzo 2013, ha sottolineato come per anni i nostri progenitori si sono alimentati con frutta, verdura, cereali e legumi, consumando poca carne e latticini. E la tradizione non sbagliava.
A recuperare le giuste abitudini alimentari viene in aiuto il metodo 3 Emme.
Il programma, infatti, permette una rieducazione secondo le regole della dieta mediterranea, con un conseguente scarico psico-fisico e un ritrovato benessere.
Il Metodo 3 Emme: 4 fasi per il raggiungimento del benessere psico-fisico
Abbiamo più volte detto che Metodo 3 Emme porta al raggiungimento del benessere psico-fisico. Perché questo binomio?
Perché corpo e mente sono collegati da un filo diretto. Uno non può mai prescindere dall’altra.
Un corpo sano, normopeso, dal metabolismo equilibrato non può che portare con sé una mente rilassata ed equilibrata.
Per questo chi ha adottato le abitudini alimentari di Metodo 3 Emme afferma di riscontrare benefici evidenti a livello mentale. Ma non solo. I vantaggi riscontrati riguardano anche la capacità di sostenere maggiori sforzi di concentrazione, di applicarsi più agilmente, reggendo con più facilità i ritmi quotidiani.
Ma come è possibile raggiungere gli obiettivi del programma?
Il Metodo si compone di tre fasi – RESET, RESTART e REMIX – che in sole 6 settimane permettono una profonda disintossicazione dell’organismo e un ripristino dei meccanismi energetici sottoposti ai vari stress.
Con questi primi tre step si creano le basi per la fase REGULAR: uno stile di vita “ideale” che può essere adottato tutti i giorni, basato sulla dieta mediterranea.
Quello che permette di raggiungere equilibrio psico-fisico e benessere.
Il Dottor Mariani, sempre alla convention ufficiale di 3 Emme tenutasi a Castrocaro, ha descritto questo processo con un simpatico sillogismo da lui coniato: “Una consapevolezza che ci dà nuove convinzioni, che applichiamo nelle abitudini con nuove convenzioni”.
E voi, avete mai sperimentato che quando vi nutrite in modo più equilibrato e sano godete di un maggiore benessere non solo corporeo, ma anche psicologico e mentale?
Diteci la vostra! Saremo felici di ascoltare la vostra esperienza.