Gastrite e reflusso di origine nervosa
‘’Una fiamma che divampa e mangia’’. Così viene descritto il tipico bruciore della gastrite, una vera e propria infiammazione della mucosa gastrica.
I fastidi legati alla gastrite e l’aspetto psicosomatico legato allo stress
Sebbene sia asintomatica nel 50% dei casi, è un problema molto comune caratterizzato da bruciore epigastrico, digestione lenta e difficoltosa, nausea, eruttazioni e vomito.
Un altro dei sintomi più comuni è la cosiddetta dispepsia, cioè disturbi della digestione come il senso di pienezza post prandiale che può pregiudicare la piacevolezza del pasto.
Secondo l’antica medicina cinese lo stomaco ha come riferimento nelle emozioni la preoccupazione, i pensieri tormentati, non a caso lo stress è un fattore di rischio della gastrite. In generale, ingoiare bocconi amari, chiudersi in se stessi, tenere tutto sotto controllo, sono gli atteggiamenti che incendiano lo stomaco, causando gastrite nervosa e reflusso.
ATTENZIONE PERCHÈ: i dolori allo stomaco sono correlati a una causa comune di patologia gastrica e cardiaca, ossia lo stress, sebbene la gastrite sia la più frequente, alcuni segnali, come ad esempio il rapporto con l’attività fisica, suggeriscono di rivolgersi allo specialista per gli opportuni approfondimenti diagnostici. È noto come i problemi allo stomaco siano annoverati tra i fattori di rischio cardiovascolari.
La gastrite può essere calmata o risolta applicando alcune variazioni nelle abitudini alimentari
In molti casi è necessario trovare il problema recondito che determina lo stress, il primo passo per ridurre il livello di infiammazione cronica può essere adattare il proprio ritmo biologico a bassi livelli di stress svolgendo regolare attività fisica al mattino, effettuare una leggera restrizione calorica in una finestra alimentare precisa e riservando le ore serali a qualche momento di meditazione e spegnendo dispositivi o tv almeno 2 ore prima di coricarsi.
Gli altri fattori chiave per contrastare la gastrite sono l’eliminazione del fumo e una riduzione drastica del consumo di alcol; una giusta, ma non stressante attività fisica, evitando l’abuso di farmaci, curando il sonno e gestendo al meglio l’alimentazione, eliminando grassi e fritti.
La gastrite nervosa si vince distraendosi
Pensare alle attività che rilassano di più, come un hobby o uno sport, e cercare di attuarle il più frequentemente possibile permette di scaricare tutto il nervosismo accumulato al lavoro o nella vita privata.
Camminare a ritmo regolare, correre, fare ginnastica, andare in bicicletta o anche ballare, ad esempio, sono tutte discipline che stimolano la mente e i muscoli, allentando la morsa dei pensieri. L’attività fisica in questi casi non deve essere troppo intensa per evitare di ottenere l’effetto contrario.
Alcuni suggerimenti a tavola
Dalla persona soggetta a gastrite vengono tollerate molto bene le verdure crude come carote e finocchi con le quali si può iniziare il pasto visto che contengono enzimi digestivi di cui spesso chi soffre di gastrite ha bisogno.
Oltre i cibi da evitare, sono importanti due accorgimenti da seguire a tavola: il primo consiste nel ridurre le quantità di cibo ad ogni pasto, introducendo uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio. In linea con la leggera restrizione calorica di cui parlavamo prima.
Il secondo invece è evitare di cenare troppo tardi, l’ideale sarebbe consumare l’ultimo pasto della giornata almeno 4 ore prima di andare a letto, lasciando così tutto il tempo necessario allo stomaco di effettuare i suoi compiti nel processo della digestione ed avvicinarsi al momento del sonno il più leggeri possibile.
Dopo cena un infuso di zenzero e curcuma con una scorza di limone
Altri rimedi li troviamo in quelle piante con proprietà lenitive come la calendula, la camomilla, la melissa in forma di infusi o lo zenzero sempre in forma di infuso che aiuta la digestione.
La melissa, è conosciuta come uno dei rimedi naturali per la gastrite nervosa, la melissa dona sollievo grazie alle sue proprietà sedative, ansiolitiche, spasmolitiche e digestive. Il consiglio è mettere in infusione, in acqua bollente, le foglie essiccate. Dopo almeno 15 minuti, filtrate la bevanda ancora calda, rimuovendo i residui della pianta.
Le droghe mucillaginose, come altea, acido alginico, malva ed aloe dalle proprietà gastroprotettive devono questa proprietà proprio al contenuto di mucillagini: polisaccaridi che a contatto con l’acqua formano una sorta di gel protettivo in grado di limitare l’insulto degli acidi sulle pareti gastriche.
L’aloe nello specifico ha un’azione antinfiammatoria. Il gel di aloe vera rigenera le mucose gastriche grazie alle sue fibre di collagene. Grazie all’azione antidolorifica favorita dall’allantoina, e al suo effetto antinfiammatorio e antimicrobico, con l’aloe riusciremo anche ad alleviare i sintomi di questo disturbo e a trovare un po’ di sollievo.